Guarigione dal Cheratocono

Da circa quindici anni, soffrivo, a tutte e due gli occhi, di “cheratocono”, una malattia terribile per i suoi effetti dannosi irreversibili, la quale, nel determinare la graduale distruzione della cornea, può essere “curata”, in stadio avanzato, (se di cura si può parlare), soltanto attraverso il trapianto. Il “cheratocono”, durante tutto questo lungo periodo di tempo, mi causava atroci, insopportabili ed insistenti dolori alla testa, ai quali si associava, connesso all’uso delle lentine a contatto rigide, un visibile e preoccupante rossore agli occhi, la cui recrudescenza avrebbe potuto provocarmi, anche, delle gravi ulcere corneali.
Ho avuto possibilità di conoscere Rita mediante la trasmissione televisiva “Miracoli” del 08.05.2003, condotta da Piero Vigorelli, ed a Rita mi sono rivolto, ormai stremato dalla sofferenza fisica e spirituale, sin dalla fine del mese di agosto del 2003, per iniziare la terapia, proveniente dall’imposizione delle sue mani, che, ancora “in intinere”, sta durando da cinque mesi e che, già, mi ha fatto ottenere risultati eccellenti.

Sin dalla prima applicazione, sono scomparsi i tremendi spasimi alle tempie, gli occhi sono diventati bianchi come non mai, mentre la vista, dopo questi mesi di cure, grazie a Dio ed a Rita, è migliorata al punto che, abbandonate le lentine a contatto, riesco, ora, a vedere e distinguere persone e cose, che, prima, persino a distanza ravvicinata, apparivano, per mia difettosa percezione visiva, molto sfuocate ed offuscate. Insomma, mi manca poco per raggiungere la perfezione ottica!

Quale cattolico praticante, se qualcuno dovesse chiedermi chi è Rita, subito risponderei dicendo: Rita è un tesoro di Dio, è una porta del Paradiso che il Signore ha voluto che resti aperta in favore dell’umanità sofferente. Rita stupisce chiunque per la sua carità disinteressata e gratuita verso il prossimo, nonché per il suo grande altruismo: Rita è, per me, espressione dell’infinito Amore di Dio. Quale cattolico praticante, ritengo che, per ciascun cristiano, alla drastica chiusura delle porte della scienza deve, invece, corrispondere l’apertura delle porte della fede, che è lo strumento con cui l’uomo, per come dice Gesù, può, addirittura, spostare le montagne. Sempre grato al Signore, a Santa Lucia, cui Rita, anche, prega, ed a Rita, affettuosamente ringrazio.